Lo sapevi che

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Lo sapevi che?

Il mondo della fotografia partendo dal passato e arrivando al mondo di oggi.

Lo sapevi che il terminfotografia deriva dall’unione di due parole greche: luce (φῶς | phôs) e grafia (γραφή | graphè).

Wow ci hai mai pensato? Ogni giorno scattiamo e non ci accorgiamo di quanto semplice sia oggi fare una foto.

Nel senso più tecnico non stiamo fotografando, la nostra macchina la nostra lente il nostro sensore sta scrivendo della luce. La sta riportando ed elaborando sotto forma di codice da trasferire nella memory card. Poi a sua volta va a finire nell’ hard disk del computer e li ci rimane, sempre disponibile e reperibile in un nano secondo.

Peccato però che tutta questa tecnologia ci sta facendo perdere il valore di fotografare.

Lo sapevi che per sviluppare una fotografia scattata con rullini a 24 pose devi entrare in camera oscura con meticolosa accortezza preparare gli acidi per lo sviluppo del rullino tutto al buio completo, attendere quei minuti di sviluppo con ansia per poi sciacquare e risciacquare il contenitore con all’interno il rullino per togliere lo sviluppo e solo dopo tre o quattro meticolosi lavaggi finalmente arrivare a vedere i negativi?

Lo sapevi che questo tipo di procedimento sta diventando sempre più sconosciuto?

Poi una volta arrivati allo sviluppo del rullino si passa alla scelta delle carte su cui stampare. A volte di carte c’è l’imbarazzo della scelta qui ne trovate sicuramente una che fa al caso vostro. Scelto il negativo da sviluppare passiamo all’incisione del negativo sulla carta questo attraverso un ingranditore possiamo scegliere quanto grande vogliamo che venga la nostra foto sulla carta, possiamo se volete ritoccare dei pezzi dando più tempo di posa o meno tempo di posa. Si tempo di posa hai letto bene.

Lo sapevi che per incidere la nostra foto in negativo abbiamo bisogno della luce?

Le carte come osserverai sono fotosensibili e sono fatte in maniera tale che quando le vai a colpire con la luce, nella parte dove è presente il negativo la carta non andrà poi a diventare bianca.

Lo sapevi che l’ingranditore è simile ad un otturatore a un diaframma dove regola l’intensità della luce e un tempo di posa. Una volta impressa il negativo sulla carta andiamo a sviluppare la carta su tre apposite bacinelle.

Lo sapevi perchè si usano tre bacinelle o contenitori? Perchè in una  andremo a mettere lo sviluppo, nell’altra dell’acqua e nell’ultima del fissante.

Procediamo a piacimento aiutandoci con un timer andremo a individuare il tempo ottimale per lo sviluppo della carta. Una volta individuato procediamo con il lavaggio della carta nella seconda bacinella e infine procediamo con l’immergere la carta nell’ultima bacinella dove e presente il liquido per il fissaggio.

Una volta fatta oscillare per due tre volte torniamo alla bacinella centrale con l’acqua e procediamo con un lavaggio veloce e la lasciamo asciugare appendendola. Possiamo ritenerci soddisfatti alla fine il nostro duro lavoro ci ha regalato una stampa fatta da noi. Fantastico.

Lo sapevi che e qui vi invito a prendere parte di un esperimento con una scatola e un semplice foro posso creare una macchina fotografica?

A presto per ulteriori curiosità, leggi il mio prossimo articolo

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