La Luce in fotografia crea emozione?

Luce diretta
Luce diretta

La Qualità della Luce

Nel precedente articolo abbiamo trattato cosa provoca emozione in una foto? Oggi andremo a parlare della qualita’ della luce.

La comprensione della luce rappresenta un processo difficile ma tuttavia estremamente utile soprattutto nel campo della fotografia artistica. La luce, oltre a rappresentare l’elemento chiave senza il quale non avremo alcuna fotografia, costituisce uno degli elementi fondamentali per conferire allo scatto una determinata emozione.

La luce che filtra attraverso le fronde di un albero, attraverso le nuvole, da dietro delle montagne oppure la luce diretta o in un giornata nuvolosa, conferisce alle nostre foto ogni volta una diversa esteriorità e un’emozione differente.

Il primo passaggio da fare per ottenere dalla luce ciò che si desidera è considerare la qualità della luce nella scena e come questa andrà ad influire sulla nostra immagine.

La Luminosità

La luminosità o “forza” della luce rappresenta una qualità della luce fondamentale per determinare una data esposizione per il nostro scatto.

Due principali fattori determinano la luminosità di una luce:

  1. la luminanza assoluta della fonte luminosa e la sua distanza dal soggetto, di qualunque tipo esso sia. Non appena la luce si allontana dal soggetto o quest’ultimo da essa …
  2. la luminosità della luce diminuisce. Il tasso di riduzione della luminosità si basa sulla seguente formula:

Ad una distanza doppia del soggetto da una fonte di luce (posizionata in un dato punto), la luminanza viene ridotta di ¼ rispetto a quella che presente alla distanza originale.

L’approccio è leggermente più difficoltoso nel caso di una luce diffusa. Quando un determinato elemento viene posto tra il soggetto e la luce, allo stesso modo si otterrà una diminuzione della luminosità inziale, anche se la luce ed il soggetto non si sono mossi.

Quando un determinato elemento viene invece usato per riflettere una data fonte luminosa (come è ad esempio il caso di un ombrello diffusore o di una superficie qualsiasi atta allo scopo) il calcolo della variazione della luminosità non cambierà. Infatti la superficie di riflessione rappresenterà comunque una fonte di luce e pertanto anche in questo caso sarà possibile determinare la distanza del soggetto da questa per aumentare o diminuire il fattore di luminosità.

Un muro bianco ad esempio non crea la luce ma diventa comunque una fonte di luce nella nostra scena, in relazione al soggetto catturato. Pertanto nella gestione della luminosità, la distanza del soggetto sarà calcolata rispetto alla parete bianca e non rispetto alla fonte di luce primaria ed originale, rappresentata magari dal sole. Lo stesso principio si applica alla luce quando questa viene filtrata attraverso elementi naturali, nuvole, nebbia, fumo, acqua e così via. La particelle componenti tali elementi, andranno a riflettere la luce, diventando delle nuove fonti luce all’interno della foto.

Posizione della Luce

Il livello emozionale di una foto è influenzato anche dalla posizione relativa della luce:

vale a dire la posizione di questa in relazione al soggetto.

L’angolo con cui la luce “colpisce” il soggetto (sia direttamente che indirettamente) influisce sulla proiezione delle ombre e pertanto può conferire allo scatto un senso di tridimensionalità. Più stretto è l’angolo con cui la luce “colpisce” il soggetto più lunghe saranno le ombre proiettate da questo. Ad esempio una qualsiasi fonte di luce posizionata esattamente di fronte ad un dato soggetto, tenderà a non proiettare alcuna ombra e pertanto il nostro scatto risulterà “piatto”.

La Dimensione della Luce

Come abbiamo già visto nel campo della ritrattistica, la dimensione apparente di una fonte di luce, vale a dire rispetto alle dimensioni del soggetto, può conferire allo scatto e ai suoi protagonisti delle diverse caratteristiche.

Più la fonte di luce è grande rispetto al soggetto, più morbide saranno le ombre che verranno proiettate da questo.

Una luce proveniente da una fonte di piccole dimensioni, produrrà rispetto al soggetto delle ombre dai contorni netti e marcatamente scure. In questo caso si parla di “luce intensa” (oppure hard light). Le luci intense vengono usate per creare delle immagini più drammatiche dove i vari elementi appaiono in forte contrasto.

Una fonte di luce di dimensioni più ampie illuminerà il soggetto da un’angolazione più ampia e pertanto proietterà delle ombre molto più chiare e dai contorni sfumati. In questo caso possiamo parlare di “luce soffusa” (oppure soft light). La luce soffusa come abbiamo già visto è particolarmente indicata nella ritrattistica dal momento che tende a minimizzare le spigolosità, i difetti delle superfici, rappresentando quindi al meglio quelle caratteristiche proprie della figura umana.

Bene anche oggi siamo andati avanti a capire il concetto di cosa puo’ influenzarci, emozionarci in una foto, ma non e’ finita qui! Nel prossimo articolo parleremo del ruolo fondamentale ovvero il colore, vi invito a rimanere aggiornati.

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