Programmi delle nostre fotocamere

Programmi delle nostre fotocamere
Programmi delle nostre fotocamere

Programmi delle nostre fotocamere

Oggi vi vorrei spiegare le principali funzioni della vostra fotocamera digitale.

Partiamo dal presupposto che e’ possibile ottenere delle buone foto anche utilizzando una macchina fotografica compatta e non necessariamente una digicam professionale, anche se non tutte le modalità di scatto di cui parleremo sono sempre presenti.
Ovviamente è possibile scattare le nostre foto anche utilizzando le impostazione automatiche preimpostate in ogni fotocamera (Comando auto).
Tuttavia già a questo punto del corso è importante conoscere le funzionalità dei programmi base, presenti anche in alcune  fotocamere compatte.
Orientandoci nei comandi e nelle funzionalità di base sarà possibile ottenere subito dei buoni risultati.
Una “compatta” non è altro che una fotocamera digitale di piccole dimensioni e di facile ed immediata utilizzo. Una fotocamera digitale di questo tipo può essere tranquillamente usata da un principiante senza che sia necessario il settaggio di impostazioni specifiche. Utilizzando la modalità di scatto auto sarà possibile ottenere già alcuni buoni scatti. Tuttavia anche una semplice compatta prevede l’utilizzo di programmi di scatto specifici da utilizzare a seconda del tipo di foto da realizzare.
Le digitali compatte sono in assoluto le fotocamere più vendute, soprattutto per il loro prezzo ridotto e la portabilità. Tuttavia anche le compatte possono distinguersi in base al loro livello di precisione.

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Considerazioni preliminari per un buon primo scatto

Come prima cosa, ancora prima di realizzare il nostro scatto e impostare quindi le funzionalità necessarie è bene considerare l’oggetto reale della nostra foto e quelle che sono le impostazioni generalmente di default.

Controllare il Flash

Molto spesso le compatte vanno ad utilizzare il flash anche quando in realtà non è necessario. Nella maggior parte dei casi le compatte prevedono 3 modalità di utilizzo del Flash: Flash ON, cioè sempre attivo, Flash OFF, cioè sempre disattivato e Flash Auto.
L’azione del Flash può essere molto spesso utile anche quando si desidera scattare una foto in piene luce.


Tenendo il flash attivo, volendo realizzare un ritratto all’aperto, andremo ad illuminare meglio al figura umana all’interno della foto, dal momento che in questa modalità la fotocamera prima imposta l’esposizione per lo sfondo e poi regola ad hoc il flash per illuminare correttamente il soggetto in primo piano.
Il flash può essere molto utile nei ritratti in pieno sole. Se infatti il soggetto da ritrarre è posizionato in piena ombra (sempre all’aperto, con luce naturale), utilizzando il flash andremo ad illuminare la persona senza che questa sia costretta a posare stando direttamente sotto la luce del sole.
In questo modo evitiamo ovviamente di ritrarre i nostri soggetti sempre con gli occhi chiusi per via della luce troppo forte.
L’unica cosa da ricordare a questo punto, nell’utilizzo del flash, è il suo scarso raggio d’azione. Per ottenere l’effetto sopra citato dobbiamo infatti posizionarci non troppo lontani dal soggetto.

Macrofotografia

La maggior parte delle compatte fornisce anche la modalità preimpostata “macro” per catturare con precisione e nitidezza anche gli oggetti più piccoli.
Questo programma di scatto è spesso attivabile cliccando sull’icona a forma di “fiore”.
Attivazione della modalità “macro” in una compatta
Attivando questa modalità potremo scattare foto a distanza ravvicinata. La macchina infatti in questa modalità, prima di confermare lo scatto, calcolerà in automatico la messa a fuoco. Nella modalità Macro, proprio a causa della distanza ravvicinata al soggetto, è sconsigliabile l’utilizzo del flash.

Le principali modalità di scatto

Alcune digitali compatte attualmente in commercio prevedono l’utilizzo di diversi programmi base preimpostati, a seconda della foto da realizzare.
Pertanto è necessario capire quale programma fa al nostro caso, a seconda dello scatto da realizzare.
I principali programmi di scatto presenti a volte nelle compatte, ma soprattutto nelle Reflex, sono generalmente siglati come P, A S, M, a seguire il programma Auto.
Ogni programma permette di controllare con maggior precisione i vari componenti della macchina. La modalità Auto al contrario, lascia la gestione di tutte le componenti e impostazioni ad un algoritmo di base.

Modalità P (Program)

La modalità P, o modalità programma, permette di intervenire direttamente sul bilanciamento del bianco per un miglior adattamento all’illuminazione dell’ambiente oggetto della foto.
Tuttavia questa stessa modalità non permette in alcun modo di intervenire sull’apertura del diaframma e la velocità dell’otturatore.
Per queste impostazioni la fotocamera seguirà le impostazioni dell’algoritmo di base.

Modalità A / Av(Aperture Priority)

Questa modalità permette una scelta manuale dell’apertura del diaframma. Di conseguenza la fotocamera calcolerà il tempo di chiusura e quindi il tempo d’esposizione generato (il tempo in cui l’otturatore rimane aperto).
Il controllo dell’apertura del diaframma ci permette di controllare la quantità di luce in ingresso (più chiuso è il diaframma, minore sarà la quantità di luce in ingresso) e di conseguenza di gestire consapevolmente la profondità di campo.
Maggiore è il grado di apertura, minore sarà la profondità di campo
Minore è il grado di apertura, maggiore sarà la profondità di campo

Modalità S / Tv(Shutter Priority)

La modalità S / Tv, “priorità di “chiusura” costituisce la tecnica opposta rispetto alla priorità di apertura. Con questa modalità attiva potremo scegliere autonomamente il tempo di posa e la fotocamera calcolerà di conseguenza il grado di apertura del diaframma.
La funzione “shutter” serve semplicemente a bloccare momentaneamente l’ingresso della luce, per poi permetterne
nuovamente l’accesso solamente per quel determinato lasso di tempo necessario ad ottenere una corretta esposizione.
Scattando una foto sembra generalmente che la nostra fotocamera stia catturando un dato istante di tempo. In specifico la fotocamera sta invece catturando un dato istante di tempo uguale alla velocità di chiusura (shutter).
Pertanto:
Maggiore è l’esposizione, minore sarà il tempo di chiusura.
Scegliere una modalità di scatto

  • Un’alta velocità di chiusura serve a “congelare” movimenti e azioni ed è pertanto utile nella fotografia di bambini e nelle foto sportive.
  • Un’esposizione più lunga (su treppiede, per evitare il movimento accidentale della fotocamera) può catturare correttamente degli effetti di movimento specifici, come ad esempio il fluire dell’acqua.
  • Tempi di esposizione molto lunghi (sempre con fotocamera su treppiede) possono riuscire a catturare anche scene notturne, facendo si che le stelle in cielo risultino comunque ben distinte e visibili.

Modalità Manuale M (Manual)
Questa modalità permette di regolare in maniera del tutto autonoma sia i tempi sia il grado di apertura del diaframma.
Per impostare i valori corretti si deve far riferimento ad un esposimetro interno o esterno, associato quindi alla fotocamera stessa, per misurare la quantità di luce ambientale e quindi avere una corretta esposizione al momento dello scatto.
Generalmente gli esposimetri delle compatte sono incorporati e visibili in una finestra accanto al mirino o all’ottica; nelle fotocamere digitali di tipo reflex si trovano invece internamente al corpo macchina e misurano la quantità di luce direttamente dall’obiettivo.
Questa modalità può essere estremamente utile nella realizzazione di foto notturne e per ottenere dei particolari effetti di sotto- e sovra-esposizione, questo perché il fotografo ottiene un controllo completo dell’apertura e della velocità di scatto.
Teniamo presente che i sistemi automatici di esposizione lavorano egregiamente in condizioni di buona illuminazione, ma possono utilizzare impostazioni sbagliate in condizioni di illuminazione “estreme”, come ad esempio di notte, sulla neve, in controluce ecc.

Voi che programma preferite utilizzare?

Io di solito se mi capita di fotografare una partita di calcio dove il congelamento del tempo gioca un elemento fondamentale per fotografare un’azione uso la modalita a Tv della mia canon impostando un tempo da t.640 a t.1000 se il campo e ben illuminato poi dipende dall’obiettivo che monto io avendo un 70/200 f/4 perfortuna stabilizzato mi arrangio e se vedo che e un po sottoesposta lavoro alzando gli iso.

La modalità P e quella che uso il meno possibile a pelle non mi ci trovo al momento non ho ancora una bella intesa.

La modalità Av l’adoro, a volte l’esposimetro in alcune scene mi fa degli scherzetti ma se avete fortuna 🙂 con alcune prove con un po’ di sottoesposizione o sovraesposizione ottenete sempre quello che volete.

La modalità M e il cuore dell’artista almeno da come la vedo io, a volte fregandosene di cosa dice l’esposimetro e bilanciando la scena a spot si ottengono dei capolavori.

Be detto questo avete insomma un po’ capito meglio se non li sapevate prima i concetti dei programmi delle vostre fotocamere.

Il manuale per la tua fotocamera canon eos, clicca qui per vederlo.

Buona lettura alla prossima

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