La posa nel Fotoritratto

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La posa nel Fotoritratto

Gestire la Scena e la Posa.

Nell’articolo precedente abbiamo visto come effettuare un fotoritratto, oggi invece parliamo di come gestirlo per ricavare meglio la personalita’ del soggetto.

I vestiti adatti ad un fotoritratto

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Potendo scegliere nel dettaglio in che modo rappresentare i nostri soggetti, in studio e all’aperto, avremo anche l’opportunità di consigliarli in merito all’abbigliamento.

Si tratta di un accorgimento estremamente importante da considerare nell’organizzazione dello scatto, dal momento che i vestiti indossati in un fotoritratto possono avere un grande impatto sul risultato finale della foto.

Dovendo realizzare un servizio fotografico specifico è bene consigliare adeguatamente la persona in merito ai vestiti da portare; in particolare si raccomanda alla persona (o al cliente) di portare con sé diverse tipologie di abito, oltre a quelli che più comunemente tende ad indossare.

In questo modo non solo si potranno valutare differenti rese negli scatti ma si potrà inserire un importante fattore di dinamismo e varietà in tutto il servizio fotografico.

Infatti non si dovrebbe mai realizzare un book fotografico in cui i soggetti dei nostri ritratti sono sempre vestiti allo stesso modo, in ogni scatto. Nella scelta dell’abbigliamento giusto per ogni scatto bisogna considerare i seguenti importanti accorgimenti.


1. Comodità La comodità del soggetto costituisce sempre un fattore importante: un ritratto in posa tende di base già a falsare la naturalezza del soggetto e pertanto la scelta di abiti poco comodi lo metterà ancora più a disagio, irrigidendo la figura nel risultato finale.


2. I vestiti e il contesto L’abbigliamento può essere uno strumento utile per collocare la persona in un contesto specifico. Infatti gli abiti che un soggetto indossa, durante uno scatto, trasmettono dei significati e dicono qualcosa di quella persona a chi osserva l’immagine. Pertanto nel valutare l’abbigliamento più adeguato bisognerà considerare il suo impatto rispetto alla persona stessa e all’ambiente di scena che la circonda.

A seconda del significato che vogliamo dare ad un foto sarà possibile scegliere:

Abiti in contrasto con la personalità del soggetto: ad esempio un soggetto generalmente abituato a vestire tutti i giorni in modo casual, potrà invece optare per un abbigliamento più sofisticato per il servizio fotografico: in questo modo, a patto di scegliere abiti adatti a valorizzarne la figura, il risultato sarà sorprendentemente originale per chi osserva la foto ma soprattutto per il soggetto stesso.


Abiti in armonia con la personalità del soggetto: in questo modo il risultato sarà sicuramente più in linea con quello che è lo stile del soggetto: lo scatto finale mostrerà sicuramente un soggetto più semplice e soprattutto spontaneo.

Gli abiti nella scena l’abbigliamento scelto serve anche a determinare la tipologia di ritratto che si vuole realizzare.

Volendo realizzare un ritratto formale i vestiti dovranno essere scelti di conseguenza e relazionati magari anche agli oggetti di scena.

Volendo invece produrre un ritratto informale si avrà una più ampia scelta in relazione agli abiti da indossare che potranno “giocare” per stile all’interno della scena.

I vestiti possono infatti comunicare diverse sensazioni, attraverso un contrasto particolare con l’ambiente circostante.

Vestiti eleganti e sofisticati possono creare un particolare effetto di contrasto se il soggetto viene inserito in un ambiente naturale e spoglio: la figura spiccherà notevolmente all’interno della scena creando uno scatto particolarmente originale. Ovviamente una soluzione di questo tipo non sarà adatta alla realizzazione di ritratti formali, magari necessari al cliente in ambito lavorativo.

3. Vestiti scuri e semplici Generalmente si lascia al soggetto la scelta degli abiti da provare e in caso indossare per il servizio fotografico. Di norma tuttavia il soggetto dovrebbe sempre inserire tra le sue scelte un abito scuro (marrone scuro o nero), come un vestito, una giacca, un cappotto. Un abito scuro è molto utile dal momento che permette che il “focus” dell’immagine si concentri sul viso della persona.

Un vantaggio aggiuntivo ben noto di un abbigliamento in toni scuri (marrone/nero) consiste nel far apparire più snella, alta e slanciata la persona fotografata.

Detto questo è normale che la maggioranza dei fotoritratti generalmente, selezionati per la realizzazione di un portfolio o l’allestimento di una piccola mostra, rappresenti persone semplici con un abbigliamento neutro.
In una serie di scatti, dove la persona indossa sempre abiti neutri, sarà essenzialmente il suo volto e la sua silhouette a risaltare.

Un’eccezione a questa regola dell’abbigliamento scuro può tuttavia dipendere dal colore della pelle della persona. Infatti spesso una carnagione molto chiara con un abito molto scuro (total black) può creare nella foto un contrasto troppo accentuato. Allo stesso modo quando si scatta una foto a persone con una pelle olivastra o molto abbronzata, indossare abiti scuri (neri e marroni) significa non introdurre abbastanza contrasto, per far risaltare il volto del soggetto.

Un’altra eccezione alla regola del “black o neutral look” proviene dalla cosiddetta ritrattistica infantile. I bambini nelle foto vengono spesso rappresentati in piena naturalezza: abiti scuri pertanto non si adattano allo scopo e spesso si sceglie un abbigliamento dai toni più saturi e brillanti per accentuare la vivacità dei soggetti.

4. I Colletti Un altro importante consiglio relativo all’abbigliamento per un fotoritratto riguarda il colletto delle camicie. Molto spesso quando si realizzano dei fotoritratti aventi uomini come soggetti, il colletto della camicia nella resa finale rende il collo e l’intero capo più slanciato e allo stesso tempo più interessante. Pertanto dovendo realizzare un book fotografico specifico per un uomo è bene includere tra i possibili capi di abbigliamento da consigliare anche qualche camicia.

5. Maniche lunghe e pantaloni Nella realizzazione di qualsiasi tipo di fotoritratto è necessario evitare camicie/magliette a maniche corte e pantaloncini. Infatti, quando braccia e gambe sono esposte, questi elementi bene in mostra possono distogliere l’attenzione dal punto focale della foto: il viso della persona.

Le pose ragionate

Nella realizzazione di un book fotografico pertinente ad una data persona è possibile sfruttare alcuni principi base di posing nati proprio per esaltare le varie figure umane a seconda delle loro caratteristiche.

Una posa non rappresenta altro che un particolare e momentaneo “linguaggio del corpo”.

Mani aperte e dita allungate, spalle alte, testa inclinata verso il basso: ciascuno di questi atteggiamenti esprime un qualcosa di specifico in relazione alla personalità di una persona.

Essenzialmente la posa non è altro che uno strumento utile a far apparire in foto la personalità del soggetto, attraverso il suo linguaggio del corpo.


Ad esempio una persona fiduciosa non verrà catturata in foto con le spalle curve e la testa abbassata … molto probabilmente verrà rappresentata ben diritta e con un atteggiamento gioioso.

Pertanto prima di qualsiasi scatto è bene procedere ad uno studio del soggetto, per scegliere al meglio la posa da consigliarli durante il servizio.

Mentre la scelta dell’abbigliamento dipende in parte dalla volontà del soggetto, la scelta della posa deve essere sempre consigliata dal fotografo: pertanto è necessario impiegare del tempo in un’analisi dell’aspetto del cliente.


Qui di seguito vengono illustrate alcune posture basilari utilizzabili per una posa completa.

A partire da queste posture di base sarà possibile apportare delle modifiche nel posizionamento delle persone, per creare un look complessivo adatto ogni soggetto, che serva ad esprimerne al meglio la personalità, anche in una foto.

1. Postura delle Mani:
Abbiamo già visto nella guida agli scatti estemporanei come le mani dovrebbero generalmente essere catturate con le dita aperte.
In studio, con una valutazione accurata del soggetto, possiamo fare un ulteriore distinzione a riguardo:
Le dita delle ragazze dovrebbero essere lunghe ed eleganti e pertanto le mani dovrebbero essere catturate in tutta la loro lunghezza, ben stese, con le dita aperte o leggermente distanziate.
• Al contrario gli uomini dovrebbero essere rappresentati con le mani leggermente chiuse, come se stessero tenendo un piccolo oggetto.

2. Piedi:
• Un piede catturato di profilo, (indipendentemente dalle sue dimensioni), comunicherà all’osservatore una sensazione di forza.
• Un piede visto sotto diverse angolature o da diverse altezze ( posto su di un gradino, su una sedia, ecc..) conferirà un miglior equilibrio alla profondità dell’inquadratura.

3. Braccia
• I gomiti piegati esprimono una gradevole naturalezza.
• Le braccia stese forniscono una sensazione di formalità e spesso, di conseguenza, anche di rigidità. Quest’ultima posa delle braccia dovrebbe pertanto essere usata con molta cautela, per evitare di raffigurare persone quasi “imbalsamate” .

4. Testa/Petto
• Una testa leggermente piegata all’indietro conferisce al soggetto un atteggiamento sgradevole: di supponenza e di sfida.
• Al contrario una testa leggermente piegata all’indietro e allo stesso tempo girata verso la spalla alzata creerà una particolare sensazione di divertimento e complicità.
• Con una giusta inquadratura (magari leggermente ravvicinata al soggetto) una testa leggermente chinata frontalmente serve a conferire al volto del soggetto un senso di forza e mistero.

5. Gambe
• La divaricazione delle gambe, (indipendentemente dalla loro lunghezza e larghezza) in un soggetto rappresentato in piedi, comunica una chiara sensazione di forza .
• Generalmente, mentre si sta in piedi, una sola gamba dovrebbe sostenere il peso del corpo; l’altra gamba di conseguenza può essere rappresentata leggermente piegata, oppure distesa all’indietro, come quella di una ballerina.

6. Spalle
• La spalle dovrebbero essere disposte su piani differenti e non rappresentate come completamente parallele: una delle due dovrebbe pertanto essere catturata in una posizione leggermente più alta o più bassa dell’altra.

7. Articolazioni
• Un’unica regola vale per tutte: un’articolazione flessa genera sempre naturalezza, movimento e in generale uno resa migliore del soggetto. Questo vale per gomiti, ginocchia, polsi e così via…

8. Fianchi
• Le donne raffigurate in piedi con le anche inclinate un po’ in avanti daranno la sensazione di essere più snelle.

Pose Complete e Personalità

Ora che abbiamo visto i possibili atteggiamenti e pose per le singole parti del corpo vediamo quali atteggiamenti di base possiamo utilizzare per rappresentare nella totalità i nostri soggetti.

Tipologia 1 – Posa in piedi:

Conferisce al soggetto un’aria rassicurante e fiduciosa.
Gli atteggiamenti fisici da adottare in questo caso saranno i seguenti:
• Spalle squadrate
• Un piede di fianco (indipendentemente dalle dimensioni)
• Mani in tasca o sui fianchi
• Testa piegata leggermente in avanti

Tipologia 2- Posa seduta (casual)

Una posa di questo tipo è adatta alla persona che vuole esprimere un’attitudine tollerante è un atteggiamento familiare e dolce.

Gli atteggiamenti fisici da adottare in questo caso saranno i seguenti:
• Seduti su una sedia
• Gamba piegata all’indietro, a livello del ginocchio
• Gamba in primo piano distesa leggermente
• Una mano appoggiata sul ginocchio
• Schiena dritta

Tipologia 3 – Appoggiarsi ad una parete

Questa posa conferisce al soggetto un un’espressione naturale e quindi poco costruita.

Gli atteggiamenti fisici da adottare in questo caso saranno i seguenti:
• Appoggiare la schiena alla parete
• Il piede in primo piano dovrà appoggiarsi leggermente alla parete
• La mano in primo piano andrà messa in tasca

Tutte queste attenzioni per i dettagli sono realmente necessarie e, se correttamente sfruttate, non rendono la posa di una persona innaturale ma al contrario contribuiscono a rendere il soggetto più attraente.

Questo effetto, con una posa ragionata, è dovuto al fatto che ogni parte del loro corpo è stata perfettamente predisposta.
In alcuni casi tuttavia anche una posa perfettamente ragionata può risultare in un soggetto un po’ rigido e impacciato.

Per evitare che il soggetto appaia rigido nella posa scelta basterà aspettare qualche minuto prima di scattare: in questo modo la persona avrà tempo e modo di familiarizzare con la posa scelta e di conseguenza risulterà più naturale nello scatto finale.


Ovviamente conoscendo i significati dei vari atteggiamenti fisici per ogni parte del corpo, sarà possibile creare una propria personale posa, variando una di quelle di partenza.

Il fattore vento ovunque

Un effetto naturale come quello derivante da una scena in cui i capelli del soggetto sono mossi dal vento può essere facilmente ricreato anche in maniera artificiale, per conferire maggiore dinamicità ad una posa.

Ovviamente in questo caso, la nostra non sarà una foto estemporanea ma richiederà un accurata preparazione.

fotografi che realizzano fotoritratti contestuali, ben studiati, usano a questo scopo dei ventilatori per muovere artificialmente i capelli dei loro soggetti.

In generale aggiungere il fattore movimento ai capelli di un soggetto serve ad introdurre nello scatto un senso generale di divertimento e di sensualità.
Allo stesso tempo, tale effetto può anche risultare naturale, soprattutto se la scena viene catturata con un soggetto all’aperto oppure in posa vicino ad una finestra.

Per realizzare un effetto di questo tipo sarà fondamentale settare in un certo modo la fotocamera: in particolare è essenziale tenere conto del tempo di posa da usare (gestione della durata dell’esposizione).


A seconda dell’effetto finale desiderato esistono a riguardo due possibili accorgimenti da seguire per evidenziare il senso di movimento:
• Per ottenere un buon risultato si può utilizzare un’alta velocità dell’otturatore (e quindi una breve esposizione) per “congelare” il movimento creato dal vento.
• Usando una velocità dell’otturatore un po’ più lenta lasceremo che il movimento crei un’immagine leggermente fuori fuoco.

Abbiamo capito un po’ come preparaci meglio nell’affrontare un fotoritratto alla prossima con altri curiosi articoli.

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